venerdì 26 ottobre 2007

Quesiti

Leggendo quanto scritto in questo blog mi son rivenuti in mente un paio di interrogativi:

-Veramente il verso libero è un'operazione di Postmodernismo? Ed ammesso e non concesso che lo sia, si tratta di una scelta o di una necessità? Ed, infine, se, come è probabile che sia, si dovesse avere la necessità di scegliere, quali sarebbero i motivi, le cause intrinseche di una scelta che a noi appare come spontanea ma che dovrebbe appunto essere il vessillo di un certo modo di pensare?

- Secondo interrogativo: su cosa si basa la perfezione estetico-gustativa della dicotomia pane-marmellata?E chi ha saputo prendere una decisione così decisiva come quella che ha introdotto il terzo incomodo nello standard occidentale della colazione(ovvero il BURRO)?Non sembra strano, non si avverte un non so chè di cospiratorio in una scelta così machiavellicamente precisa? Verrebbe da chiedersi dunque se in un primordiale disegno celeste la fetta biscottata non avesse già uno strato di grasso animale su di sè, a separarla in maniera quasi conventuale dalla dolce Marmellata. Da questo seguirebbero ulteriori logiche questioni, quali l'innegabile, oggettiva superiorità del pane tostato di fronte alla fetta biscottata. Sfido chiunque a sostenere il contrario. E' un'azione teorematicamente impossibile, oltre che priva di buonsenso .

gradirei lumi.

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