lunedì 22 ottobre 2007

nuovi orizzonti di conoscenza

Salve hostelli del sitello

oggi vado a proporvi,anzi, vorrei richiedere un vostro giudizio su una nuova forma di apprendimento proposta dalla mia università(l'ateneo di Firenze,per quei pochi che non lo sapessero[non che la mia celebrità superi i limiti dell'iperuranio,ma semplicemente perchè i frequentatori del blog mi conoscono"precisazione obligatoria"nda] che risponde al nome di Moodle, ed è un abbozzo di e-learning proposto dall'università italiana.

Molto probabilmente i miei colleghi delle varie università, in particolar modo della Sapienza di Roma(come ho già saputo), avranno già avuto modo di fare esperienza di questa piattaforma. Per quanto riguarda la mia personale esperienza sto seguendo un corso denominato "Language and Cinema",afferente al programma del terzo anno del curriculum di Lingue e Letterature straniere, tenuto dal Prof. Edward Tosques. Putroppo non si può accedere alla pagina del corso nemmeno come guest ma se volete una sommmaria descrizione dei contenuti del corso date un'occhiata qui.

In cosa consiste questo corso? Il topos è,appunto lo studio dell'utilizzo del linguaggio nel cinema, attraverso l'analisi della produzione cinematografica ispirata dal romanzo di Mary Shelley Frankenstein,or the modern Prometheus. La lectio ex cathedra è fondamentalmente canonica, anche se siamo solo alla terza lezione. Il professore cammina per l'aula gorgogliando in maniera eccitata quanto previsto dal menu du jour(il corso, va detto, è molto stimolante;vengono illustrati numerosi rimandi di natura filosofica, volti ad individuare le altrettanto numerose sfumature filosofiche presenti nell'opera, pilastri fondamentali della vita stessa dell'autrice). Seguiranno, nelle successive lezioni, proiezioni dei film di cui sopra.

La onlineeità del corso(mi prendo il privilegio di non usare le virgolette, dato che l'Accademia della Crusca mi ha dato l'okkei per inserire il termine nel Garzanti)consiste praticamente nello svolgimento dei "compitucci a casa",= fornire dei feedback inerenti alle lezioni, con l'obbligo di usaer internet come mezzo di risorsa. Questo, a mio avviso è dimostrazione di un certo grado di maturazione sotto due punti di vista:primo, si riconosce l'ormai innegabile importanza della rete come strumento di informazione; secondo,si responsabilizza lo studente nell'uso di questo strumento:il professore, difatti, nel caso in cui la vulpecula scolastica tenti di scopiazzare et incollare semplicemente da Wikipedia o da qualsiasi altra fonte(le quali vanno ovviamente citate) lo sgama, provvedendo poi alla successiva ed automatica operazione di inculamento dello studente in questione.

Per quanto si sia ancora lontani da un completo uso delle potenzialità dell'informatica, a mio avviso questo tentativo può costituire un prodromo di una possibile, probabile e successiva evoluzione. E la cosa è figa, oltre che comoda.

Gradirei ricevere osservazioni o anche personali esperienze sull'argomento dai sempre meno sparuti visitatori di questo nostro tempio della mela.

Bernardo

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dove andremo a finire! Ah con che sentimento il mio cuore palpita ancora ricordando gli anni più gioiosi della mia infanzia, quando i compiti a casa venivano svolti col pennino su fogli che sembravano fatti apposta per espandere le inevitabili macchie d'inchiostro... tanta scomodità, ma che soddisfazioni quando poi la suora leggeva a tutti il mio tema come esempio di bella scrittura... tutto questo con internet si perderà, mannaggia a lui.
No scherzo, continuo solo la mia campagna a favore del buon utilizzo della tecnologia. E questo che ci hai illustrato così bene tu, caro Bernardo (approposito, non ti conosco e non sapevo in che città frquentassi), mi sembra proprio un modo molto intelligente. Speriamo prenda piede anche nel resto d'Italia.