venerdì 25 aprile 2008

Alta Fedeltà

Bentrovati,
Sorvolo sul commentare i risultati delle elezioni, già fatto dai miei colleghi, per spostare una discussione altrimenti tragica su terreni più frivoli: ispirato da un bel libro di Nick Hornby, ho deciso di propinarvi la classifica dei miei dischi, film e libri preferiti in questo periodo (diciamo pure di questo mese), sperando di poter leggere le vostre.
Disimpegno? Sciocchezza? fate voi, io ho bisogno di distrarre la mente.

Dischi:
Porcupine Tree - Fear of a blank planet
Radiohead - Ok computer
Opeth - Damnation

Film:
Jason Reitman - Juno
Dito Montiel - Guida per riconoscere i tuoi santi
Walter Salles - Abril Despedaçado

Libri
Antonio Lobo Antunes - Buonasera alle cose di quaggiù
Mordecai Richler - La versione di Barney
T.S. Eliot - Il libro dei gatti tuttofare

M.P.

lunedì 14 aprile 2008

Devolutioniamoci...

Bah! Un solo piccolo post per commentare il risultato elettorale di questo M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O paese democratico.
Secondo quel che dice il buon Baricco, i barbari sono arrivati, ma non importa, anzi forse è un bene per l'umanità.
Siamo un paese di merda, quindi il Mondo sarà contento della fine della nostra nazione.
Mi sembra giusto così, risparmierò ogni giorno l'euro del giornale, la corrente per la televisione, perché io da oggi vivo in una regione che non è l'Italia, non voglio che sia l'Italia.

domenica 13 aprile 2008

Un trafiletto di Valefree

UNA GIORNATA DI ORDINARIA ELEZIONE
Ovvero
Sfogo pindarico di un frustrato

“…restiamo al dunque, nulla preme. Dopo la morte saprete di che si tratta.” Così diceva un pugno di eternità fa un tale Confucio. Ed è proprio così. Si perché ormai in Italia la politica è un carnevale veneziano su chi le spara più grosse, accompagnato da un rondò veneziano di programmi televisivi che parlano, sparlano, dicono la loro, dicono la tua, menzognano su cose che non capiscono in salsa piccante e reality show.
Ma parlate chiaro, signori politici. Invece di non mantenere promesse su cose che i poveri mortali non capiscono,continuate ad illuderci ma almeno su qualcosa che ci piace. Non so, promettete, ad esempio, più sesso per tutti.
Il sesso a me piace. Non mi piacciono le facce dei politici che ormai sono lì da troppo e tempo e cambiano solo dopo un interventino al naso, una botulinata alle guance, un ritorno di capelli da far invidia al Medy center. Che se parte un punto di sutura ci ritroviamo con un milione di posti di lavoro in più.
Ecco, dicevo, mettiamo in lista più donne, più giovani, più belle che almeno quando ti prendono per i fondelli almeno ti rifai gli occhi.
Meglio una Ilona Staller di uno Stallone Hitler.
E in una bailamme come questa, i TG ci sguazzano coadiuvando con tragedie, tragediole, tragicissime che è una manna dal cielo. Figli uccisi, genitori uccisi, parenti uccisi, cani uccisi, autobus uccisi, incidenti in auto, incidenti in moto, incidenti in scuolabus, incidenti in bicicletta, incidenti in triciclo, incidenti in rollerblade, incidenti sul lavoro.
Lavoro e sicurezza. Ecco un altro tema scottante. Si parla molto di sicurezza sul lavoro, mentre i giovani oggi vogliono sentir parlare di sicurezza del lavoro, anche part-time. Come si fa a mantenere ferrea l’attenzione sul bollettino giornaliero dei caduti del lavoro e non si riesce ad entrare in quel tipo di esercito? E anche qui tra flessibilità, mobilità, cococo, cocopro, cocodè, perepepè, ci si ritrova dopo tre mesi di stage (sana abitudine di trentenni bamboccioni) a casa dei tuoi a lesinare il cibo dai genitori perché il contratto diceva: con possibilità di assunzione… e in fondo piccolo, piccolo, scritto, credo, da un puffo con la mania di non sprecare carta, …ma solo se sei il figlio del capo!
Ebbene signori miei quello che volevo dire è: BUON VOTO A TUTTI.
E se mi denunciano per questa almeno significa che qualcuno mi ha sentito.

lunedì 7 aprile 2008

Confermo la crepuscolarità

Nella sua democritea orizzontalità culturale/umana il buon M.P. seppe additare la crepuscolarità che mai tramonta in me, commentando una piccola cosa che avevo fatto...

E forse, se non proprio di crepuscolarità, confermo dopo un lungo periodo di riflessione che sì: abbiamo a che fare con una componente nocturna eccessivamente sviluppata. "Un po' come i pipistrelli che svolazzano, l'inverno", affermava il conte Von Krolock di fronte ad un Polanski un po' rincoglionito dal freddo della transilvania. Beh la mia crepuscolarità è sicuramente fuori tempo massimo.

Assessori!
Avremmo buone ragioni per protestare!
Ci piace la gente sincera! Anche se praticamente insana di mente!
Credete di fare qualcosa per questo futuro?
Abbiamo stilato, a seguito di un'analisi funzionale della nostra realtà, un bofonchiamento programmatico, redatto e pubblicato sulla gazzetta ufficiale.
Siamo certi che la forma da noi scelta lo renderà più che comprensibile dalla giunta, questa volta.
Oh, insomma. Noi pretendiamo un futuro, dei sentimenti praticamente identici agli originali, una situazione familiare romanticamente accettabile(sia chiaro, il termine "romanticamente" è da intendersi come afferente alla corrente tardo ottocentesca) e qualche DVD. Le sigarette le portiamo noi, il ponte sullo stretto non si fa, le marachelle nemmeno, il pontefice, a seguito di una visita del Dalai Lama, è venuto anche lui quindi aggiungiamo un posto a tavola.
Per il notiziario delle 2:35, Doriana Laraia

E' tutto.

No è mezzo.