sabato 22 marzo 2008

Thick as a Brick

Evidentemente un post di spiegazione delle mie posizioni non è bastato, visto che sono state equivocate di nuovo. Ho già detto che non avrei speso una parola in più su questo argomento, e non lo farò comunque, anche solo per coerenza, qualità che non ho sempre riscontrato nel dibattito provocato (non sono accuse generalizzate, prendetele come tali). Sono contento che una volta tanto si sia accesa una discussione viva, sul serio, e spero che succederà di nuovo, magari tornando al mio argomento prediletto: sana letteratura. Chiudo i miei interventi non con le mie parole, ma con quelle del grande menestrello Ian Anderson, uno che certo non te la mandava a dire.


Really don't mind if you sit this one out.
My words but a whisper -- your deafness a SHOUT.
I may make you feel but I can't make you think.
Your sperm's in the gutter -- your love's in the sink.
So you ride yourselves over the fields and
you make all your animal deals and
your wise men don't know how it feels to be thick as a brick.
[...] And the youngest of the family is moving with authority.
Building castles by the sea, he dares the tardy tide to wash them all aside.
("Thick as a brick part I", Jethro Tull)

3 commenti:

brisia ha detto...

quando si toccano argomenti che ci riguardano così tanto,è inevitabile che si accenda così tanto la polemica...e dato che oggi accade sempre troppo raramente..che ben venga un pò di sana polemica.
complimenti per il blog...se ti capita,passa a dare un'okkiata al nostro neonato...saluti

Prometeo ha detto...

BUONA PASQUAAAAAAAAAA(anche se non ci credo)

http://giovaneopinionista.blogspot.com/

M.P. ha detto...

Grazie per gli auguri...anche se non ci credo nemmeno io...