venerdì 21 marzo 2008

G8 parte III

Mi inserisco su questa diatriba sui famosi e tristemente noti fatti del G8 di Genova.

Per prima cosa vorrei puntualizzare la mia posizione politica di sinistra, tanto per mettere le cose in chiaro, perché sono decisamente d'accordo con D. (e qui già scatta la stranezza) quando parla dell'autocritica e dell'onestà.

Dunque, penso che i fatti principali siano stati tre: la morte del manifestante Carlo Giuliani, l'assalto alla scuola Diaz e le relative “torture” (spero che M.P. mi passi la virgolettatura) presso la caserma del Bolzaneto.

Ora per prima cosa vorrei ricordare che, se la memoria non mi inganna, l'ordine cronologico di questi avvenimenti sia Giuliani, Diaz, Bolzaneto. Credo sia un aspetto importante.

Beh per quanto riguarda la morte di Carlo Giuliani, credo che a meno di straordinari sconvolgimenti quali la scoperta che in realtà degli UFO abbiano attaccato proprio in quel momento modificando le coordinate dello spazio-tempo (cosa che peraltro qualche rapporto delle forze dell'ordine potrebbe cercare di farci credere), dicevo la morte di Carlo Giuliani possa essere tranquillamente spiegata, con un poliziotto, un giovane poliziotto che non ha retto al peso di un tizio pronto a tirare un estintore. Vogliamo forse dargli anche colpe che non ha?

Forse l'unica colpa che ha quel povero cristo è quella di non aver mirato alle gambe o non aver mirato bene in aria, e vi dirò di più, io non gli darei colpe neanche se avesse mirato a Carlo Giuliani.

Ragazzi su via, è ora di finirla. Io ho una pistola in mano, e lasciamo stare per quanti soldi al mese ho questa pistola in mano, conta solo che ce l'ho e un tizio (un tizio più altri mille) è pronto a farmi del male. Beh cazzo scusate se gli sparo.

Carlo Giuliani quella morte se l'è andata a cercare, non mi pare farlo passare come martire come qualche sostenitore della sua tesi ha cercato di fare.

Ora penso che per andare a parlare dell'assalto alla scuola Diaz bisogni immaginare anche la situazione generale.

Una intera città messa a ferro e fuoco da dei deficienti in nome di non si sa quale idea, forse solo quella di sfogarsi. Un corpo di polizia esasperato e stanco di lavorare per i cittadini onesti.

In questo scenario è ambientata la vicenda della scuola e della sua perquisizione/massacro.

Che poi è un tutt'uno con quello che è successo alla caserma del Bolzaneto.

Allora io sono sicuramente d'accordo con Marco sul fatto che in uno stato democratico non possa esistere la tortura. Non può e non deve esistere. E sono sicuro che sia successo quello che molti, soprattutto con rapporti contraffatti, cercano di nascondere.

Sono sicurissimo di questo e la mia indignazione è pari solo alla schifo che mi fanno queste persone.

Però d'altra parte non posso non pensare alle volte che mi sono trovato a manifestazioni, in special modo quelle studentesche in cui i soliti coglioni partono urlando contro le forze dell'ordine e partono solo per fare del male, dicendo poi che sono state le forze dell'ordine a cercare lo scontro.

“La mamma dei cretini è sempre in cinta” recita un proverbio, ma credo che le mamme siano più d'una e che siano in entrambi gli schieramenti.

Perché esistono poliziotti e carabinieri che si sentono Dio e sono senza mezzi termini dei figli di puttana, ma esistono (e spero e credo siano la maggior parte) padri di famiglia, mariti, figli, che lavorano per il bene comune. Mentre mi riesce molto più difficile credere che nei manifestanti di Genova ci sia stato qualcuno più tranquillo, o per lo meno, il rapporto tra l'uno e l'altro non mi sembra paritario.

Per questo mi pare da stupidi e cretini il tentativo fatto sui commenti da qualcuno di cercare giustificazioni alle torture che evidentemente e senza dubbio ci sono state e che non solo non hanno giustificazioni ma dovrebbe essere punite allo stesso modo, anzi in modo maggioritario (un po' come il fallo di reazione a calcio) perché tu forza dell'ordine sei lì per rappresentare lo Stato e sei lì e devi essere preparato e pronto per quello che stai per fare.

Ma mi pare altrettanto cretino e stupido fare del qualunquismo (e mi spiace M.P. dirti che questa è un po' una tua pecca, senza cattiveria te lo dico) e andare con gli occhi bendati contro tutto e tutti.

Sarebbe bello che chi avesse sbagliato paghi, sia manifestanti (nella quale fazione vorrei precisare credo ci fossero stati molti più sbagli) sia forze dell'ordine. Ma il discorso è sempre quello, la legge è uguale per tutti, ma per qualcuno è più uguale.


Saluti.


Leonardo alias Palo Coelho.

2 commenti:

Nick Stu ha detto...

Visto che i media non sono attendibili (e non è un mistero) non possiamo certo discutere su quale delle due parti sia stata la più violenta. Scagliarsi contro l'una o l'altra parte indiscrinatamente serve solo a fomentare l'odio e a dar modo al politico di turno di cavalcare l'onda (sia questi di destra o di sinistra).

Ma soprattutto, scagliarsi contro l'intero corpo di polizia sulla base di un articolo pubblicato da un giornale mi sembra un po' troppo facile.

Nick Stu ha detto...

ah, ho sbagliato a postare, questo commento è riferito all'articolo di M.P. che cita quello della repubblica

Riguardo a questo, direi che più o meno sono d'accordo, anche se a modo mio mi comporto in modo 'qualunquista' riguardo a certe cose (con le virgolette). Ma questo è un altro discorso.