martedì 16 dicembre 2008

Mancanza/What it takes

Cercherei ciò che mi manca, tra muscoli e rottami,
avremmo bisogno di libri più facili, canzoni più belle,
mi vedo positivo, in un negativo,
la foto di un futuro più interessante
di un presente troppo attivo,
Come avrei bisogno di una ciocca di capelli di quella violoncellista di spalle
sull'autobus,
per far giocare quel gatto schizoide che è la tristezza,
lasciarlo correre a lasciare le sue pisciate per i corridoi di un palazzo
cattivo,
(la carta taglia molto a fondo e fa male,
ma non quanto le parole)

Un disegnatore talentuoso ed indeciso non sa quale forma scegliere per il suo prossimo
fumetto: sono tutte troppo tristi o troppo allegre.
Ma un fumetto non è la vita.
In un fumetto si può essere veramente felici,
o sempre tristi.
(per lui il successo è dietro l'angolo, gli basterà non pensare alla vita per un attimo)

Ma tu per favore non andartene
non andartene
non andartene mai

a Giulia

1 commento:

Anonimo ha detto...

I want not concur on it. I regard as warm-hearted post. Expressly the appellation attracted me to be familiar with the intact story.