mercoledì 6 febbraio 2008

Brodo di pollo Blues

Ci rende sempre felici vedere qualche altro aspirante scribacchino che decide di collaborare con questa nostra crociata d'inchiostro, perciò introduciamo di gusto al vasto(?) pubblico del cabo una piccola e graziosa opera del famigerato D. -il cui nome è "svelato" nel raconto qui sotto- che ha recentemente partecipato all'acceso (per usare un eufemismo) dibattito scatenato dalle nostre ultime pubblicazioni.
Che dire di più? Accenno solo che lo scritto è una riuscita sintesi del Kipling di "If" e dell'ultima produzione Bukowskiana (chissà cosa vi sarà venuto in mente...).
Fateci sapere cosa ne pensate, da parte mia il giudizio è sotteso, avendolo pubblicato e prefazionato a dovere...



Brodo di pollo Blues

(ovvero Monologo al figlio che avrò)



di Danilo Cipollini

A P. , che sperò sarà la madre dei miei figli.



Te lo dico da quando sei nato e tu continui a non capire... Prova a farne tesoro, da adesso in poi: nella vita, diffida di tutto quel che è cotto.

Voglio dire....
Nasci e sei NIENTE. Uno sputo di molecole piccole così. Un mucchietto di carne. E già dall'inizio la vita ci divide in due grandi gruppi: i fortunati che si attaccano alla tetta materna e ne suggono latte (crudo), e quegli sfigati che si beccano il biberon.
Biberon, attrezzo infernale. Vieni incoraggiato ad assumere una polvere bianca che si scioglie nell'acqua. Gustati il momento, ragazzo, perchè sarà l'unica polvere bianca che sarai incoraggiato a assumere in vita tua. E quella polvere bianca secondo loro è latte. E, magari, in origine lo era anche. Ma è stato pastorizzato, sobollito, analizzato, disidratato, liofilizzato, impacchettato. Di latte, ormai, ha solo le sembianze.
E' talmente falso, talmente infido, che te lo danno da un affare di caucciù fatto a forma di tetta. Ora...non sarà l'ultima volta in vita tua che tratterai con una tetta di plastica. Però, da bambino come da adulto, se vuoi un consiglio opta per il naturale.

Cresci un po'..arriva il momento delle pappine. Gli OMOGENEIZZATI. Ovvero una crema che SA di trota... ma NON E', trota. Sa di manzo, ma non lo è. Sa di bucatini alla amatriciana, ma in realtà rappresenta la mela.
Sostanzialmente, un omogeneizzato è un'astrazione, un'idea lontana di qualche cibo solido che è stato cotto e ricotto al punto tale di averne livellato il sapore. Tutte quelle creme hanno lo stesso odore, sapore, colore. Sono omogenee..da questo il nome. Omogeneizzato. E' questione d'ontologia.

Archivi quella merda giusto in tempo per assaporare (si fa per dire) le prime pastine.
Il
passato di verdura...ovvero verdure cotte, ricotte, stracotte e poi tritate. Un olocausto di verdura, in pratica. Oppure, il brodo di pollo. Ma sgrassato, però. Perchè non basta averlo bollito sedici ore... no, te lo filtrano anche. E te lo sgrassano. E lo condiscono, se sei fortunato, con pezzetti piccoli piccoli piccoli di pasta. Le Puntine.Gli Aghi. I Filini...che riuscirai pure ad accettare, non avendo ancora mai assaggiato i Filetti. Il che, presto o tardi, accadrà... Ed è un passo senza ritorno.

Cresci ancora. Si comincia a ragionare, perdìo. Spuntano dentini bianchi e cazzuti. Si tenta il primo approccio con la carne. Finalmente ciccia!
Come ti viene somministrata?
Cotta al punto che ormai è pressochè sfatta. Ti arriva in bocca come arriva in bocca il cibo ai cuccioli di gabbiano: in pratica, già digerito.

Tutto questo per dirti... prima di assaggiare qualcosa di crudo... passano giorni infiniti. E questo sai perchè?

Perchè devi avere le palle, per accettare il Crudo.

Devi essere forte, e corrazzato.
Il Crudo è una scelta di vita. E' impegnativo, è stancante, però è l'unica cosa vera che ci sia.
Se il pesce non è buono sai che si fa? Lo si stracuoce, così perde identita e chi se ne accorge?
La carne..quando è rossa, al sangue, quasi cruda, è perfetta. Se la cuoci, diventa dura.
E non c'è niente di meglio della pasta fatta in casa quando la rubi, cruda, dal tavolo da lavoro della nonna. E, comunque, anche cotta è meglio "al dente".

Crudo nella vita dev'essere una scelta.

Scegli crude le emozioni, e diffida di chi te le stracuoce. Di chi te le da omogeneizzate. Di chi te le allunga nel brodo, magari fatte a pezzettini.

Scegli crudi gli amici, che certi schiaffoni ti tengono in vita. Guai se non avrai nessuno a darteli nel momento giusto, perchè rischi di andartene. Da solo.
Scegliti crude le donne, che è meglio una cruda verità che dieci dolcissime bugie. Meglio sentirsi dire "Mi sento lontana da te" e dover masticare crudo, che sentirsi sfornare una sequela di Ti amo bolliti da una donna che ormai appartiene a un altro.

...Ma insomma mi hai capito?

Come dici?

..."GUH"'?

Solo Guh?

...bah, ti salvi che hai solo 8 mesi.

Cambiamo 'sto pannolino, và...



6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ironicamente geniale =)

Nick Stu ha detto...

A me però non piace la carne cruda... come la mettiamo?

Anonimo ha detto...

Nick... Gli diamo na scottatina in più... don't worry.
L'importante è l'ontologia...
L'ESSERE crudi.

;)

saludos
D.

Anonimo ha detto...

una delle migliori cose che abbia letto sul cabo. Forse esagero però m'è piaciuta senza riserve.

Anonimo ha detto...

e lo dico io che manco la mangio la carne.

Anonimo ha detto...

crudo E' meglio!