lunedì 7 aprile 2008

Confermo la crepuscolarità

Nella sua democritea orizzontalità culturale/umana il buon M.P. seppe additare la crepuscolarità che mai tramonta in me, commentando una piccola cosa che avevo fatto...

E forse, se non proprio di crepuscolarità, confermo dopo un lungo periodo di riflessione che sì: abbiamo a che fare con una componente nocturna eccessivamente sviluppata. "Un po' come i pipistrelli che svolazzano, l'inverno", affermava il conte Von Krolock di fronte ad un Polanski un po' rincoglionito dal freddo della transilvania. Beh la mia crepuscolarità è sicuramente fuori tempo massimo.

Assessori!
Avremmo buone ragioni per protestare!
Ci piace la gente sincera! Anche se praticamente insana di mente!
Credete di fare qualcosa per questo futuro?
Abbiamo stilato, a seguito di un'analisi funzionale della nostra realtà, un bofonchiamento programmatico, redatto e pubblicato sulla gazzetta ufficiale.
Siamo certi che la forma da noi scelta lo renderà più che comprensibile dalla giunta, questa volta.
Oh, insomma. Noi pretendiamo un futuro, dei sentimenti praticamente identici agli originali, una situazione familiare romanticamente accettabile(sia chiaro, il termine "romanticamente" è da intendersi come afferente alla corrente tardo ottocentesca) e qualche DVD. Le sigarette le portiamo noi, il ponte sullo stretto non si fa, le marachelle nemmeno, il pontefice, a seguito di una visita del Dalai Lama, è venuto anche lui quindi aggiungiamo un posto a tavola.
Per il notiziario delle 2:35, Doriana Laraia

E' tutto.

No è mezzo.

1 commento:

M.P. ha detto...

Crepuscoilarità.
(Ovvero quando si crepa di risate verso le sette)