lunedì 28 gennaio 2008

Jazz (racconto subconscio)

C’era una luce fioca giallo/verde

Spenta?

Fioca giallo, verde e giallo veloce mentre il mare lambiva i cadaveri rumorosi della spiaggia.

Splash

Così sottile che quasi non ci facevi caso nel buio tra le luci spente giallo verde verde

Giallo.

C’era una mezza bottiglia e un uomo volgare, inadatto a tener cristalli, col sorriso da

(pagliaccio)

Spaventapasseri, che mi metteva a disagio e mia madre(che da giovane era stata bella) teneva una sigaretta spenta in quasi tutte le foto chiuse nel cassetto sul quale mi arrampicavo da piccolo, per vedere come era stato il mondo prima di me

Uguale

Era come quello che conoscevo solo più ruvido e sbiadito, liquido nelle pellicole che facevo scorrere tra le mani.

Misolidia

C’era una tromba polverosa, appoggiata in un angolo, piccolo vaso luminoso morbido che qualche ospite occasionale teneva tra le mani e faceva

Rumore

Suonare debolmente, così che non rimasi mai pienamente soddisfatto. Luce di sabbia che riflette sulla pagina scricchiolante come le sue metalliche giunture, forse stanche di muoversi che chiudono il

Fluire

Risuonano di moneta i fumosi pensieri chiusi in foto ricordo per nulla.

M.P.

2 commenti:

Palo Coelho ha detto...

E vabbè mio caro poeta brasiliano dei miei stivali, mi piace molto.

Nick Stu ha detto...

Ho capito!
No, scherzo...

Ma ci proverò con più calma...